sabato 30 aprile 2011
via...
Verde il colore di quegli occhi di cui ancor resta vivo il ricordo.
Verde come la speranza e la tranquillità di quelle parole in uno strano "arrivederci".
E tutto intorno il buio.
Quel nero assoluto che distrugge lento qualsiasi tentativo di luce,
e
lentamente penetra sin dentro l'anima tingendola di grigio.
Grigio è forse il dolore?
Di certo non è la gioia di lasciar quegli occhi verdi in quella notte così scura.
E' invece il colore di lacrime, cariche di tristezza, accumulate in bilico, lì,
insicure e indecise se cadere o riassorbirsi.
E intanto quel treno va...
Portandosi via tutto, tranne il ricordo di quello sguardo verde.
mercoledì 20 aprile 2011
...Ora dorme
...il silenzio...
giovedì 14 aprile 2011
Sogno e realtà
E accade di vivere l'attimo, ascoltando l'istante svanire in un eco nel tempo,
oltre l'orizzonte di una sensazione.. (G.B.)
Rapito da un pensiero che è volato via, nascosto tra sogno e realtà (G.B.)
All'origine mossi un passo nella vita, osservando il paesaggio fuori di me, per
poi comprender lungo il cammino, che la vera scoperta, era dentro l'essere..
Allora, posi il mio ascolto all'anima! (G.B.)
oltre l'orizzonte di una sensazione.. (G.B.)
Rapito da un pensiero che è volato via, nascosto tra sogno e realtà (G.B.)
All'origine mossi un passo nella vita, osservando il paesaggio fuori di me, per
poi comprender lungo il cammino, che la vera scoperta, era dentro l'essere..
Allora, posi il mio ascolto all'anima! (G.B.)
Nuovi orizzonti
martedì 12 aprile 2011
La mia droga..
Sussurravi TI AMO tra coperte intrise di sangue.
lunedì 11 aprile 2011
Che grande recita: la Vita!
"S'apra il sipario" potrebbe sembrar un'incitazione,
invece è proprio un comando,
mentre quel tendaggio rosso acceso vien fatto scorrere al buio,
rivelando all'apparenza un palcoscenico completamente vuoto.
E dall'oscurità maligna, che ha già divorato chiunque,
un faretto illumina un punto ben preciso lì sul palco.
Un attore,
costretto a recitar la sua parte,
con quella "dannata" luce puntata addosso,
ne sente il peso e tutto l'imbarazzo,
ma mai mestiere gli fu più adatto,
sebben la sua arte di incantar la gente avea da tempo perduto.
E giace, quindi, attonito nel silenzio,
troppo goffo per osservar la gente,
che con la lingua più lunga della ragione,
inizia a giudicar quel povero giullare.
La fantasia, il diletto e l'ispirazione
sembra abbian preso il largo,
abbandonando quindi il lor possessore,
che immobile e nudo or attende
invano che ritrovino la giusta via del ritorno.
invece è proprio un comando,
mentre quel tendaggio rosso acceso vien fatto scorrere al buio,
rivelando all'apparenza un palcoscenico completamente vuoto.
E dall'oscurità maligna, che ha già divorato chiunque,
un faretto illumina un punto ben preciso lì sul palco.
Un attore,
costretto a recitar la sua parte,
con quella "dannata" luce puntata addosso,
ne sente il peso e tutto l'imbarazzo,
ma mai mestiere gli fu più adatto,
sebben la sua arte di incantar la gente avea da tempo perduto.
E giace, quindi, attonito nel silenzio,
troppo goffo per osservar la gente,
che con la lingua più lunga della ragione,
inizia a giudicar quel povero giullare.
La fantasia, il diletto e l'ispirazione
sembra abbian preso il largo,
abbandonando quindi il lor possessore,
che immobile e nudo or attende
invano che ritrovino la giusta via del ritorno.
domenica 10 aprile 2011
Storia di una vita
Scivolavo sul rivolo di acqua in una barchetta ...
Delicatamente sfiorava il pelo delll'acqua...
seguiva le anse e i piccoli salti senza capovolgersi
accompagnandomi, sostenendomi nel percorso della vita
La primavera spandeva nell'aria i suoi profumi
Mentre prati verdeggianti e alberi fioriti mostravano teneri colori
ai miei occhi sognanti...
Vagavo seguendo il corso,
ammiravo estasiata la natura ...
speravo che presto l'estate della vita mi avrebbe accarezzato
con i suoi caldi raggi e le dolci carezze del mare...
Pensavo fosse giunta..
la vivevo come unica meta raggiunta,
Assaporavo , degustavo, sognavo, respiravo, vivevo...
o mi pareva di farlo...
finchè quella bolla si disperdeva lasciandomi in un autunno triste ...
e lì i pensieri cadevano...
restando al suolo, calpestati da chi passava...
tentavo di lasciare che essi volassero
ma questi cadevano pesantemente...
o tentando di librarsi...parevano potessero mantenersi in equilibrio...
era solo illusione , anch'essi si adagiavano al suolo...
e lì morivano...avvolti dal freddo dell'inverno ormai giunto
quei pochi che si dibattevano erano ormai appesantiti dalla neve che li copriva,
quella barchetta che accompagnava il mio cammino era ferma su quell'acqua ghiacciata
Persa , affranta dalla lotta interiore, ben poca forze possedevo per riprendere
il cammino...
lento il percorrere del tempo lasciava che quell'inverno perdurasse,
diventando sempre più cupo e oscuro...
pian piano mi spegnevo, immobile e delusa...
pian piano lasciavo travolgermi da quell'atmosfera fredda..
inutile sperare .. non restava nulla da fare se non soccombere.
Là..... una fioca luce in alto...sollevavo lo sguardo incredula..
le labbra in una piega amra , le membra morte sui fianchi,l'animo triste.
La luce giorno dopo giorno avanzava, la neve si scioglieva
ma la nebbia turbinava, avvolgeva , distoglieva , oscurava quella tenue luce..
che non veniva soffocata, si rafforzava
ed io inerme osservavo come estranea l'evolversi della strana lotta,
che si svolgeva li davanti a me...
La nebbia pian piano andava diradandosi...
ancora pochi sforzi per tentare di soffocarmi,
ma poco poteva fare contro quella forza sconosciuta che dolcemente senza
forzature la spingeva lontano
la barca lentamente riprendeva il suo cammino...
il mio sguardo sollevato fissava quel raggio ,
e il tempo passava...
Il grigio dei giorni pian piano si accendeva dei tenui colori della primavera
l'imbarcazione scivolava , mentre riuscivo a sollevare le stanche membra ...
seppure lentamente, quasi perplessa di riuscire a farlo...
i colori si accendevano rischiarati da quella luce che forte ora torreggiava
sul paesaggio...
lieve vento cercava di riportare l'inverno, ormai relagato lontano dalla mia
mente..
affascinata ammiravo la luce che per troppo tempo mi era mancata
osservavo che tutto si trasformava...
e quel rivo gorgogliava allegramente ,
mentre il sorriso tornava ad accendere il mio sguardo
il respiro si faceva più profondo...
la primavera era tornata e dopo lei quell'estate che desideravo
quel calore che accarezzava, quel sapore che riempiva,
era li che volevo fermarmi...
scendere e restare su quei prati in quel calore....
La vera Estate, quella agognata .. era mia.
Twy
giovedì 7 aprile 2011
..verso la fantasia
Girovagando nella fantasia, su sentieri rigogliosi e colorati..
Immersa nella soffusa atmosfera gioiosa e passionale della magia
Ammiravo l'ardore, la dolcezza e la favola della vita
Non riuscendo a vedere altro che teneri paesaggi quasi attendessero il mio arrivo
Nascondendo alla mia vista arrivismo e cattiverie
Intendendo risparmiarmi altre delusioni
Twy
martedì 5 aprile 2011
Quando
Quando l'ultima foglia sarà caduta, il vento del nord raccoglierà i miei pensieri, portandoli via con se, qual piume che disegnano sogni tra le nuvole..
Quando l'alba accarezzerà il mio volto, la tenue luce del giorno, rifletterà la limpidezza dello sguardo, che va cercando tra la memoria, i ricordi di ieri, lasciando spazio ad un sorriso..
Quando la notte, raccoglierà tra le sue braccia, la mia stanchezza, troverà ancor un emozione a sorprendere le stelle..
Quanto tutto sembrerà perduto, ci sarà sempre un sorriso a riempire l'anima!.. (G.B.)
Vita io pretendo...
lunedì 4 aprile 2011
Ascolta Uomo,
lei sta andando via,
lentamente sfiorisce come un fiore di cui non ti sei mai preso cura.
Fugge da quella realtà che tu hai reso insopportabile,
perchè non è la donna che tu credevi fosse,
lei è capace, consapevole e sognatrice.
Non ti sei sprecato a coltivare quelle sue passioni.
Non l'hai aiutata a crescere quando ti mostrava quei semplici germogli.
Sei stato avido ed egoista, prendendo tutta per te, quell'acqua piovana che rara il cielo concedeva nelle notti più nere.
Le tue spine han affondato le sue foglie, e
il tuo essere alto e rigoglioso, l'han nascosta dal sole.
Le hai impedito di crescere, l'hai soffocata
ma sol fisicamente.
E mentre tu pensavi di renderla tua,
lei lentamente si liberava da quella tua morsa, scivolando come un'anguilla lontano da te.
Oh bè! I tuoi occhi non vedon più bene.
Quella fisicità leggermente ammaccata, leggermente malata,
ha lasciato il posto ad una mentalità brillante e intelligente.
Per cui te lo dico io...
Non tornerà indietro, oh bel principe.
Quella tua principessa non vivrà più rinchiusa in quella torre,
tenuta in custodia da un drago.
Il suo sonno è terminato, e i capelli son cresciuti.
Correrà felice per verdi prati, e quelle sue gambe la sosterranno ovunque vorrà andare.
Non più buio perenne, sol l'alternarsi del giorno, delle stagioni, dei mesi e degli anni.
Quelli stessi di cui tu terrai ricordo e lei forse, disperderà nel vento.
lentamente sfiorisce come un fiore di cui non ti sei mai preso cura.
Fugge da quella realtà che tu hai reso insopportabile,
perchè non è la donna che tu credevi fosse,
lei è capace, consapevole e sognatrice.
Non ti sei sprecato a coltivare quelle sue passioni.
Non l'hai aiutata a crescere quando ti mostrava quei semplici germogli.
Sei stato avido ed egoista, prendendo tutta per te, quell'acqua piovana che rara il cielo concedeva nelle notti più nere.
Le tue spine han affondato le sue foglie, e
il tuo essere alto e rigoglioso, l'han nascosta dal sole.
Le hai impedito di crescere, l'hai soffocata
ma sol fisicamente.
E mentre tu pensavi di renderla tua,
lei lentamente si liberava da quella tua morsa, scivolando come un'anguilla lontano da te.
Oh bè! I tuoi occhi non vedon più bene.
Quella fisicità leggermente ammaccata, leggermente malata,
ha lasciato il posto ad una mentalità brillante e intelligente.
Per cui te lo dico io...
Non tornerà indietro, oh bel principe.
Quella tua principessa non vivrà più rinchiusa in quella torre,
tenuta in custodia da un drago.
Il suo sonno è terminato, e i capelli son cresciuti.
Correrà felice per verdi prati, e quelle sue gambe la sosterranno ovunque vorrà andare.
Non più buio perenne, sol l'alternarsi del giorno, delle stagioni, dei mesi e degli anni.
Quelli stessi di cui tu terrai ricordo e lei forse, disperderà nel vento.
Penseri
Il cammino della vita
A piccoli passi cammino lungo il sentiero che si dirama verso l'ignoto. La strada della vita è costellata di imprevisti, ma lo sguardo, non si perde i particolari del paesaggio, ogni più piccola sfumatura, ogni minuto particolare.. L'attenzione è presa, la mente segue il suo pensiero, la brezza accompagna il mio respiro.. (G.B.)
venerdì 1 aprile 2011
Angel...
Hey Angel, la città non fa più rumore, è cessato quel chiacchiericcio fatto di niente..
Angel.. Hai dispiegato le tue ali e ora?
Ho voglia di cadere..
Sosterrai i miei pensieri, le mie paure con la tua essenza?
Hey Angel.. Ho fatto un sogno, rubato dal mattino, con la complicità dell'alba!..
Angel!
(G.B.)
Angel.. Hai dispiegato le tue ali e ora?
Ho voglia di cadere..
Sosterrai i miei pensieri, le mie paure con la tua essenza?
Hey Angel.. Ho fatto un sogno, rubato dal mattino, con la complicità dell'alba!..
Angel!
(G.B.)
Nebbia e luce
Macchia
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