sabato 15 settembre 2012

Memorie di un bacio

E si trovarono di fronte, sguardo contro sguardo, il ghiaccio dell'iridi di lei si scioglievano nel mare color nocciola di lui. Non è un gioco, non lo è mai stato sebbene si provocassero intensamente, sebbene ogni giorno era divertimento allo stato puro. Due bimbi. Magia, competizione, affinità e complicità. Non mancava proprio niente, una perfetta armonia di corpi, di anime, di sguardi. Son quelli che fregano, hanno sempre fregato e sempre fregheranno. Nessun suono fuoriusciva dalle labbra dei due, erano fatte per baciare, lui lo sapeva, lei lo voleva. Strattonata sul suo petto da quel dolce, ma forzato gesto. Era desiderio puro, amore al di là della passione, qualcosa che non sembra neanche così naturale. Non era questione di supremazia ma di unione. Lei doveva superare le sue paure, lui era lì per aiutarla, e ci stava riuscendo. Sulle punte come le ballerine, danzatrice di un amore platonico, dolcemente appoggiata a lui arriva a fare quello che mai si sarebbe aspettata. Nessuno dei due l'aveva chiesto, nessuno dei due l'avrebbe voluto. E' successo, e nessuno dei due ne avrebbe fatto parola. Un bacio, senza passione, dapprima neanche ricambiato, è questo che s'è concessa, tra le braccia di lui, così timorosa, così impaurita che non ne fosse capace. Gli occhi di lui due giudici imparziali, messi a tacere dall'emozione del momento. Anche le sue labbra sanno concedere un bacio. E mentre il tempo diventa attimi e gli attimi istanti, tra i due nasce una vittoria di emozioni celate, e poi svanita poi con la fuga di lei, quando il panico subentra al risuonar dei cuori, quando le reazioni spontanee dell'essere umano diventano pura e contorta razionalità.

#scritta il 9 Settembre#

Nessun commento: